LA FILIERA DEL NOSTRO CACAO …..A PARTIRE DALLA PIANTAGIONE
La determinazione, la forza, il carattere, la lealtà…. DALLA PIANTAGIONE DI CACAO AL CONSUMATORE DI CICCOLATO
Abbiamo incontrato una varietà di cacao aromatico che ci aveva entusiasmato. Proveniva da una cooperativa del Perù.
Informazione di base: il Perù ha una superficie pari a quasi 4 volte l’Italia, con una popolazione di circa 30.000.000 di abitanti. Possiede una geografia articolatissima ed una storia ancora più stupefacente. Vive un momento di relativa tranquillità politica. Uno degli ultimi dittatori che lo hanno sfruttato, pochi anni fa’, Alberto Fujimori, fuggì all’estero dopo avere depredato le casse dello Stato, dimettendosi dalla Presidenza via fax….
Ma questa è un’altra storia….Abbiamo apprezzato i campioni; erano eccellenti.
Quindi, si parte…….Perché vogliamo saperne di piú sulla vita di questo cacao…..
E per conoscere le sue origini , siamo andati a vederle, toccarle, assaggiarle, respirarle dove nascono….nella regione di San Martin
COOPERATIVA ACOPAGRO
La coltivazione del cacao ha significato per la regione di San Martin una importante alternativa per i piccoli produttori agricoli alla pugnace influenza dei “signori” della coca.
Una remunerazione corretta al duro lavoro dei campi ha via via disincentivato facili e feroci soprusi e prevaricazioni, manifestando ed evidenziando cultura agricola, talento e desiderio di progresso di coltivatori, contadini, dando vita ad iniziative solidali e di cooperazione. Il cacao che abbiamo il privilegio di impiegare per i nostri cioccolati nasce lí.
La cooperativa ACOPAGRO ha generato ed integrato capitolati di coltivazione, raccolto, post-raccolto, cura dell’ambiente, analisi, ricerca, sostegno sociale, integrazione, attenzione e solidarietà all’avanguardia.
Ci ha convinto il prodotto, ci hanno convinto loro.
Il cuore ha iniziato a battere forte.
Nelle prossime settanta righe troverai informazioni complete sul mondo ACOPAGRO.
Mentre le leggi, assaggia un Otto Chocolates.
Il nostro cacao per crescere in maniera ottimale ha bisogno di particolari condizioni ambientali, climatiche, agricole e geografiche e naturalmente di amore, lavoro, passione e competenza che i coltivatori della cooperativa ACOPAGRO dedicano ed applicano con entusiasmo a quelle che, non dimentichiamo, sono le loro terre di origine, sono le terre di loro proprietà, sono le terre in cui vivono, sono le terre che abiteranno i loro figli.
IL LAVORO DELL'AMBIENTE
Esistono condizioni essenziali ed ottimali per lo sviluppo del Cacao Biologico che sono:
L'ombra, che regola la temperatura e l'eccesso di raggi solari nella piantagione, si ottiene dapprima coltivando il cacao in condivisione con alcune piante quali il Platano, la Yucca e la Palma da cocco che forniscono ombra temporanea sulla piccola pianta di cacao in crescita, e in seguito l’ombra è garantita da piante di alto fusto quali Mogano,Teck, Capirona, Paliperro tipiche delle foreste pluviali e tropicali che preservano l'ecosistema e l'integrità del territorio.
La temperatura sulle piante, importante per la fioritura e la fruttificazione é regolata in maniera naturale , diradando o meno i rami e le foglie che ombreggiano il cacao ; varia a seconda dell'altitudine a cui si trova la piantagione e le quote tra i 250 e i 900 metri sul livello del mare sono ritenute ottime per la crescita del cacao.
Altrettanto importanti sono la geografia e la topografia del suolo; terreni ripidi o con elevata pendenza vanno ripristinati con barriere e muretti per limitare l'erosione e garantire stabilità e sicurezza alle piante ed agli operatori. Un suolo profondo e ricco, dal ph lievemente acido, agevola la penetrazione e la discesa nonché il rafforzamento delle radici, donando al contempo protezione e solidità al terreno.
Naturalmente l'ambiente ; un suolo fertile, con flora e fauna variegata garantisce completezza di materia organica naturale e favorisce la nutrizione della pianta e dei suoi organismi e ne agevola la naturale impollinazione.
E poi, il clima in generale deve essere (ed è..) caldo/umido e piovoso senza eccessi , per rendere rigogliose le piante, dissetarle, renderle forti e vigorose. Una buona ventilazione agisce come giardiniere naturale, eliminando con naturalezza dalle piante fiori appassiti, rami secchi, fogliame spento, frutti non giunti a maturazione.
Questo offrono l'atmosfera e l'ecosistema, in condizioni altrimenti irripetibili in altri contesti e assolutamente non riproducibili artificialmente.
Poi, lo studio dei tecnici e l'esperienza dei coltivatori rendono possibile un miglioramento delle coltivazioni con una attenta gestione delle potature, della manutenzione dei suoli e delle piante, di una puntuale presenza in piantagione ad ogni stato della crescita del frutto dalla fioritura al raccolto che è tempestivo ed ottimale, al momento migliore.
Anche da noi l'uomo ACOPAGRO dice “SI”....
IL LAVORO DELL'UOMO
Come abbiamo visto precedentemente, lo sviluppo e la riconversione di molti terreni in coltivazioni di cacao e l'incremento della qualità e del reddito derivato da queste ha fatto si che la cooperativa ACOPAGRO stimolasse l'attenzione e l'interesse di molti coltivatori dell'area.
Il passo successivo è stato quindi quello di implementare le risorse e le tecniche per ampliare i territori dedicati alle piantagioni, aumentando il numero di piante e supportando la comunità con uno strumento di cooperazione che assiste il contadino dalla A alla Z. Se quindi da una parte la natura ricopriva e ricopre l'aspetto fondamentale della storia del cacao, l'uomo, di suo, si è attivato per migliorare ed ampliare.
Come:
LA CREAZIONE DI UNA PIANTAGIONE DI CACAO BIOLOGICO
Premettendo che non si tratta di uno schiocco di dita e che i tempi di sviluppo di questo e di progetti simili abbracciano periodi di anni, ti espongo in sintesi i passi seguiti nel nostro percorso.
Individuazione e disponibilità di un terreno adeguato per caratteristiche, posizionamento e dimensione.
Analisi del terreno.
Se ritenuto idoneo, preparazione dello stesso, disegno della piantagione e dello schema di semina.
Semina e predisposizione dell'ombreggiamento.
Gestione e conservazione del suolo e delle piante.
Cura e verifiche dei rendimenti e della produttività.
Verifica delle caratteristiche e della qualità delle varietà di cacao presenti.
Assistenza e controllo delle fasi di impollinazione , fruttificazione, raccolto e post-raccolto (fermentazione ed essiccazione).
Insaccamento, stoccaggio, logistica.
Certificazione e tracciabilità dei raccolti.
A monte e in contemporanea con questi aspetti inoltre:
Costruzione, manutenzione e gestione dei vivai (serre).
Ovvero come preparare le piante, partendo dai semi, che poi verranno messe a dimora nella piantagione.
Le serre, piccoli manufatti realizzati in loco con materiali locali ed assolutamente ecosostenibili, son posizionate in luoghi idonei per dimensione, orientamento, aspetto climatico.
Vengono impiegate esclusivamente terre nere locali, ricche di materia organica naturale e che poi le piante ritroveranno una volta interrate in campo. Queste terre vengono miscelate, insacchettate o poste in mini contenitori che contengono semi della varietà di pianta che si desidera coltivare.
Vengono accudite e manutenute fino al raggiungimento di una dimensione tale (piccole piantine..) che ne possano consentire il trapianto in pieno campo, potendo reagire e resistere da sole agli umori ed agli scherzi del meteo (piogge, vento, ecc.) ed anzi trarne nutrimento e giovamento.
Et voilà.... naturale come bere un bicchier d'acqua o una tazza di buona cioccolata !!
Poi, qualche anno dopo, il primo emozionante raccolto del prezioso cacao che dará vita al nostro cioccolato!!