Cioccolato Ecologico

Un ecosistema sano genera piante sane.
Un ecosistema sano si conserva a lungo.

La coltivazione del cacao, in modo particolare quella delle varietà pregiate del Perù, necessita e si avvale di un territorio che per propria natura e posizionamento geografico gode già di molti privilegi rispetto a territori diversi per tipologia di coltivazione, di tecnica agricola, di sfruttamento del terreno.

La coltivazione del cacao necessita di un ecosistema complesso, ricco di flora articolata, dal sottobosco a piante di alto fusto, di specie diverse.

E' un ambiente davvero incontaminato, scevro di tecnologia ed inquinamenti di sorta.

I centri di conferimento dei frutti, durante il raccolto, sono di una semplicità disarmante; la raccolta è manuale, come l'apertura dei frutti e la separazione delle bucce dai grappoli di semi al loro interno.

Nella fase successiva, la fermentazione, si adoperano dei cassoni di legno di circa un metro cubo, riempiti e movimentati a mano, al massimo con l'ausilio di un verricello o di  una "capretta" elettrica o manuale.

L' essiccazione dei semi, poi, è svolta all'aperto, sotto il sole, rastrellando a mano distese di chicchi.

Anche gli scarti di lavorazione dei frutti nella fase di post-raccolto, ovvero le bucce, vengono lasciati o ricondotti sul terreno come unico e migliore concime per le piante.

Una pianta può fruttificare per decenni quindi non esiste deforestazione forzata per il rinnovo delle colture anzi, si cerca di mantenere il più possibile curato il terreno e l'ecosistema per preservare e provare a garantire il raccolto.

Davvero, crediamo  proprio che il nostro cioccolato possa essere considerato il prodotto finito derivato da produzioni agricole con il minor impatto ambientale e con la maggior cura per l'ecosistema in cui si riproduce la pianta che genera la filiera.

Davvero.